Ghirelli: Il calcio e lo sport equiparati al sistema industriale italiano
Intervento del presidente all’avvio dell’ Attività di Alta Formazione per Dirigenti e Quadri dei Club di Lega Pro nell’ ambito dell’accordo di Lega Pro con il Dip. Di Management e Diritto e il Master in Marketing e Management dello Sport della Facoltà di Economia dell’Università di Roma Tor Vergata
“Grazie al credito d’imposta rafforzato presente nel Decreto legge “aiuti ter” il calcio e lo sport sono stati equiparati al sistema industriale italiano. Questa è la prova che fanno parte integrante dell’apparato produttivo nazionale. Venerdì scorso il governo, presieduto dal prof Draghi, ha deciso una misura, che al di là del dato importantissimo, finanziario-economico per i club, rappresenta un cambio epocale, di cultura sportiva ed imprenditoriale per consentire ai club medesimi di sostenere la crisi energetica causata in prevalenza dalla guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina,” così il presidente Ghirelli nel suo intervento introduttivo all’Attività di Alta Formazione nato dalla partnership di Lega Pro con il Dip.Management e Diritto e il Master in Marketing e Management dello Sport dell’Università degli Studi di Tor Vergata.
“La sfida del calcio di Lega Pro è quella di essere capace di reggere l’entrata nell’apparato produttivo del Paese, cioè dare “la qualità” dei dirigenti, quelli che lavorano nei club (da qui il Master) ed immettere dei giovani altamente qualificati nelle società . E’ quest’ultima la condizione che consente di pensare allo sviluppo del Piano Strategico attraverso il Piano Industriale per operare un’accelerazione di innovazione, digitalizzazione, intelligenza artificiale, etc. Ciò ci consente di essere credibili al fine di affrontare e raggiungere l’obiettivo della sostenibilità economica delle nostre affiliate” prosegue il numero uno di Lega Pro.
“Al nuovo governo dobbiamo presentare un piano industriale che sia lo strumento della nostra riforma e sia la garanzia unica per ottenere interventi. E’ il passaggio perché la nostra reputazione cresca e possa consentirci di trasformare le rivendicazioni in progetti di cambiamento, e di conseguenza, per chiedere risorse finanziarie. Per realizzarli, la formazione dei dirigenti è l’asset decisivo” conclude Ghirelli.
Il presidente della Serie C Ghirelli ha rilasciato alcune dichiarazioni all’Università degli Studi di Tor Vergata soffermandosi sul Master in Marketing e Management dello sport
Calcio e sport come un sistema produttivo
Dopo la partnership della Serie C con la Facoltà di Economia, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Tor Vergata, il presidente della Serie C Francesco Ghirelli, ospite dell’università, ha parlato soffermandosi sul Master in Marketing e Management dello sport: “Grazie al credito d’imposta rafforzato presente nel Decreto legge “aiuti ter” il calcio e lo sport sono stati equiparati al sistema industriale italiano. Questa è la prova che fanno parte integrante dell’apparato produttivo nazionale. La sfida del calcio di Lega Pro è quella di essere capace di reggere l’entrata nell’apparato produttivo del Paese, cioè dare “la qualità” dei dirigenti, quelli che lavorano nei club ed immettere dei giovani altamente qualificati nelle società”.
“Grazie al credito d’imposta rafforzato presente nel Decreto legge “aiuti ter” il calcio e lo sport sono stati equiparati al sistema industriale italiano. Questa è la prova che fanno parte integrante dell’apparato produttivo nazionale. Venerdì scorso il governo, presieduto dal prof Draghi, ha deciso una misura, che al di là del dato importantissimo, finanziario-economico per i club, rappresenta un cambio epocale, di cultura sportiva ed imprenditoriale per consentire ai club medesimi di sostenere la crisi energetica causata in prevalenza dalla guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina”. Così – ripreso da Adnkronos – il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli nel suo intervento introduttivo al Master in Marketing e Management dello sport nato dalla partnership di Lega Pro con la Facoltà di Economia, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Tor Vergata.“La sfida del calcio di Lega Pro è quella di essere capace di reggere l’entrata nell’apparato produttivo del Paese, cioè dare “la qualità” dei dirigenti, quelli che lavorano nei club (da qui il Master) ed immettere dei giovani altamente qualificati nelle società . E’ quest’ultima la condizione che consente di pensare allo sviluppo del Piano Strategico attraverso il Piano Industriale per operare un’accelerazione di innovazione, digitalizzazione, intelligenza artificiale, etc. Ciò ci consente di essere credibili al fine di affrontare e raggiungere l’obiettivo della sostenibilità economica delle nostre affiliate”, prosegue il numero uno di Lega Pro.“Al nuovo governo dobbiamo presentare un piano industriale che sia lo strumento della nostra riforma e sia la garanzia unica per ottenere interventi. E’ il passaggio perché la nostra reputazione cresca e possa consentirci di trasformare le rivendicazioni in progetti di cambiamento, e di conseguenza, per chiedere risorse finanziarie. Per realizzarli, la formazione dei dirigenti è l’asset decisivo”, conclude Ghirelli.
LA LEGA PRO INVESTE SULLA FORMAZIONE DEI PROPRI DIRIGENTI
Francesco Ghirelli: "Calcio e sport equiparati al sistema industriale italiano"
“Grazie al credito d’imposta rafforzato presente nel Decreto legge ‘aiuti ter’ il calcio e lo sport sono stati equiparati al sistema industriale italiano. Questa è la prova che fanno parte integrante dell’apparato produttivo nazionale”. Lo ha dichiarato il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, nel suo intervento introduttivo all’attività di Alta Formazione nata dalla partnership di Lega Pro con il Dipartimento di Management e Diritto e il Master in Marketing e Management dello Sport dell’Università di Roma Tor Vergata. “Venerdì scorso il governo Draghi ha deciso una misura che, al di là del dato importantissimo, finanziario-economico per i club, rappresenta un cambio epocale, di cultura sportiva ed imprenditoriale per consentire ai club medesimi di sostenere la crisi energetica causata in prevalenza dalla guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina.
Lega Pro tra nuove sfide e grandi ambizioni
La sfida del calcio di Lega Pro è quella di essere capace di reggere l’entrata nell’apparato produttivo del Paese, cioè dare ‘la qualità’ dei dirigenti, quelli che lavorano nei club (da qui il Master) ed immettere dei giovani altamente qualificati nelle società”. “E’ quest’ultima – prosegue Ghirelli – la condizione che consente di pensare allo sviluppo del Piano Strategico attraverso il Piano Industriale per operare un’accelerazione di innovazione, digitalizzazione, intelligenza artificiale. Ciò ci consente di essere credibili al fine di affrontare e raggiungere l’obiettivo della sostenibilità economica delle nostre affiliate”. Secondo Ghirelli “al nuovo governo dobbiamo presentare un piano industriale che sia lo strumento della nostra riforma e sia la garanzia unica per ottenere interventi. E’ il passaggio perchè la nostra reputazione cresca e possa consentirci di trasformare le rivendicazioni in progetti di cambiamento, e di conseguenza, per chiedere risorse finanziarie. Per realizzarli, la formazione dei dirigenti è l’asset decisivo”.
Intervento del presidente all’avvio dell’ Attività di Alta Formazione per Dirigenti e Quadri dei Club di Lega Pro nell’ ambito dell’accordo di Lega Pro con il Dip. Di Management e Diritto e il Master in Marketing e Management dello Sport della Facoltà di Economia dell’Università di Roma Tor Vergata
Roma, 19 settembre 2022.
Ghirelli e il contesto economico e la cultura imprenditoriale sportiva
“Grazie al credito d’imposta rafforzato presente nel Decreto legge “aiuti ter” il calcio e lo sport sono stati equiparati al sistema industriale italiano. Questa è la prova che fanno parte integrante dell’apparato produttivo nazionale. Venerdì scorso il governo, presieduto dal prof Draghi, ha deciso una misura, che al di là del dato importantissimo, finanziario-economico per i club, rappresenta un cambio epocale, di cultura sportiva ed imprenditoriale per consentire ai club medesimi di sostenere la crisi energetica causata in prevalenza dalla guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina,” così il presidente Ghirelli nel suo intervento introduttivo all’Attività di Alta Formazione nato dalla partnership di Lega Pro con il Dip.Management e Diritto e il Master in Marketing e Management dello Sport dell’Università degli Studi di Tor Vergata.
Le sfide della Lega Pro e le sue sfide: professionalità e digitalizzazione
“La sfida del calcio di Lega Pro è quella di essere capace di reggere l’entrata nell’apparato produttivo del Paese, cioè dare “la qualità” dei dirigenti, quelli che lavorano nei club (da qui il Master) ed immettere dei giovani altamente qualificati nelle società . E’ quest’ultima la condizione che consente di pensare allo sviluppo del Piano Strategico attraverso il Piano Industriale per operare un’accelerazione di innovazione, digitalizzazione, intelligenza artificiale, etc. Ciò ci consente di essere credibili al fine di affrontare e raggiungere l’obiettivo della sostenibilità economica delle nostre affiliate” prosegue il numero uno di Lega Pro.“Al nuovo governo dobbiamo presentare un piano industriale che sia lo strumento della nostra riforma e sia la garanzia unica per ottenere interventi. E’ il passaggio perché la nostra reputazione cresca e possa consentirci di trasformare le rivendicazioni in progetti di cambiamento, e di conseguenza, per chiedere risorse finanziarie. Per realizzarli, la formazione dei dirigenti è l’asset decisivo” conclude Ghirelli.