Ghirelli, corso aiuta nostri manager ad essere dentro prodotto
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Consolidare e far evolvere le competenze di gestione strategica e di leadership di chi opera all'interno delle società di Lega Pro.È questo l'obiettivo dell'accordo firmato tra la Lega Pro e l'università di Roma 'Tor Vergata' grazie al quale nasce un corso per chi ha ruoli di responsabilità gestionale nei club di C.Perché, al giorno d'oggi il sistema interagisce con tifosi, media, istituzioni pubbliche e territorio ed "è fondamentale generare valore per esistere nel medio-lungo termine puntando alla sostenibilità".
Il corso, organizzato dalla facoltà di Economia, con il master in marketing e management dello sport, inizierà a settembre 2022 e terminerà a novembre. Approfondirà temi come l'analisi di mercato, la domanda e offerta multi-business, la pianificazione, il piano industriale, il budget, il ticketing, le sponsorizzazioni, la comunicazione ed gli eventi, la sostenibilità, il controllo di gestione.
"Spero che siano in tanti a iscriversi, perché questo corso aiuta i nostri manager a essere sempre più dentro il prodotto calcio e le sue sfumature", dichiara il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli. (ANSA).
È stato firmato l’accordo tra la Lega Pro e l’Università di Roma “Tor Vergata” (Facoltà di Economia Dipartimento Management e Diritto con il Master in Marketing e Management dello Sport). Una collaborazione prestigiosa: a disposizione delle società di C, infatti, c’è un Corso studiato per chi ha ruoli di responsabilità gestionale nei club calcistici di Lega Pro. L’obiettivo è aiutare a consolidare e far evolvere le competenze di gestione strategica e di leadership di chi opera all’interno delle società, un lavoro in costante cambiamento.
Il Corso, che inizierà a settembre 2022 e terminerà a novembre, approfondirà diversi temi: analisi di mercato, domanda e offerta multi-business, pianificazione, piano industriale, budget, ticketing, sponsorizzazioni, comunicazione ed eventi, sostenibilità, controllo di gestione. I dirigenti dei club potranno contare sui migliori docenti di “Tor Vergata”, su testimonial esterni e su un percorso di formazione con uno standard qualitativo elevato.
“È un’occasione straordinaria per un ulteriore percorso di crescita per i nostri associati – ha dichiarato il Presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli – Spero che siano in tanti a iscriversi, perché questo corso aiuta i nostri manager a essere sempre più dentro il prodotto calcio e le sue sfumature”.“Con questo Corso – ha aggiunto la professoressa Simonetta Pattuglia, Responsabile scientifico del Corso e Direttrice del Master in Marketing e Management dello Sport – l’Università di Roma “Tor Vergata” porta all’attenzione dei club di Lega Pro le migliori tecniche di management e le migliori best practice, che possono essere implementate in organizzazioni che sappiano gestire professionalmente aspetti economici, giuridici e di presenza sui mercati di settore e sui mercati mediatici.
Siamo certi che con questo corso si cominceranno a focalizzare sempre più gli impatti che lo sport ed il calcio, in particolare, hanno sulla vita di persone, gruppi, organizzazioni e società”. (fonte: Lega Pro)
UNITORVERGATA: ACCORDO CON LEGA PRO PER FORMAZIONE DIRIGENTI SERIE C
22/06/2022 19:30
ROMA (MF-DJ)--Lega Pro e Universita' di Roma Tor Vergata hanno firmato un accordo per corsi di formazione a dirigenti e quadri di club serie C. L'obiettivo, informa una nota, e' aiutare a consolidare e far evolvere le competenze di gestione strategica e di leadership di chi opera all'interno delle societa', un lavoro in costante cambiamento. Il corso, che iniziera' a settembre 2022 e terminera' a novembre, approfondira' diversi temi: analisi di mercato, domanda e offerta multi-business, pianificazione, piano industriale, budget, ticketing, sponsorizzazioni, comunicazione ed eventi, sostenibilita', controllo di gestione. I dirigenti dei club potranno contare sui migliori docenti di "Tor Vergata", su testimonial esterni e su un percorso di formazione con uno standard qualitativo elevato. " un'occasione straordinaria per un ulteriore percorso di crescita per i nostri associati - ha dichiarato il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli - Spero che siano in tanti a iscriversi, perche' questo corso aiuta i nostri manager a essere sempre piu' dentro il prodotto calcio e le sue sfumature". "Con questo corso - ha aggiunto la professoressa Simonetta Pattuglia, Responsabile scientifico del Corso e Direttrice del Master in Marketing e Management dello Sport - l'Universita' di Roma Tor Vergata porta all'attenzione dei club di Lega Pro le migliori tecniche di management e le migliori best practice, che possono essere implementate in organizzazioni che sappiano gestire professionalmente aspetti economici, giuridici e di presenza sui mercati di settore e sui mercati mediatici". (fine) MF-DJ NEWS
È stato firmato l’accordo tra la Lega Pro e l’Università di Roma “Tor Vergata” (Facoltà di Economia Dipartimento Management e Diritto con il Master in Marketing e Management dello Sport). Una collaborazione prestigiosa: a disposizione delle società di C, infatti, c’è un Corso studiato per chi ha ruoli di responsabilità gestionale nei club calcistici di Lega Pro. L’obiettivo è aiutare a consolidare e far evolvere le competenze di gestione strategica e di leadership di chi opera all’interno delle società, un lavoro in costante cambiamento.
Perché la realtà sportiva, oggi, è diversa: il sistema interagisce con tifosi, media, istituzioni pubbliche e territorio ed è fondamentale generare valore aggiunto per esistere e resistere nel medio-lungo termine puntando alla sostenibilità.
Il Corso, che inizierà a settembre 2022 e terminerà a novembre, approfondirà diversi temi: analisi di mercato, domanda e offerta multi-business, pianificazione, piano industriale, budget, ticketing, sponsorizzazioni, comunicazione ed eventi, sostenibilità, controllo di gestione. I dirigenti dei club potranno contare sui migliori docenti di “Tor Vergata”, su testimonial esterni e su un percorso di formazione con uno standard qualitativo elevato.
“È un’occasione straordinaria per un ulteriore percorso di crescita per i nostri associati – ha dichiarato il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli – Spero che siano in tanti a iscriversi, perché questo corso aiuta i nostri manager a essere sempre più dentro il prodotto calcio e le sue sfumature”.
“Con questo Corso – ha aggiunto la professoressa Simonetta Pattuglia, Responsabile scientifico del Corso e Direttrice del Master in Marketing e Management dello Sport – l’Università di Roma “Tor Vergata” porta all’attenzione dei club di Lega Pro le migliori tecniche di management e le migliori best practice, che possono essere implementate in organizzazioni che sappiano gestire professionalmente aspetti economici, giuridici e di presenza sui mercati di settore e sui mercati mediatici. Siamo certi che con questo Corso si cominceranno a focalizzare sempre più gli impatti che lo sport ed il calcio, in particolare, hanno sulla vita di persone, gruppi, organizzazioni e società”.
Sport Coin, lo sbarco del crypto nel calcio italiano. L'intervista alla Professoressa Pattuglia
Anche in Italia il calcio inizia a parlare di crypto
A partire da questo campionato le società di criptovalute hanno cominciato a sponsorizzare le squadre di calcio della serie A. Una tendenza già consolidata negli Usa. Il connubio è solido, però sposta il mondo delle monete virtuali nel mass market. Con tutti i rischi che questo comporta. La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di maggio 2022.Lo afferma la prima legge dell’economia, dunque non c’è da stupirsi. La domanda incontra sempre l’offerta e chi ha bisogno di denaro accoglie a braccia aperte chi ne ha a disposizione. Una logica inattaccabile. Che, però, non basta a spiegare per quale ragione il connubio tra società di criptovalute e sport stia diventando così frequente.
Novità ma non troppo: le crypto già presenti nello mercato sportivo americano e non solo
Negli Stati Uniti questa tendenza è avviata da tempo, legata soprattutto al mondo dell’Nba e dell’Nfl. Le sponsorizzazioni delle squadre di calcio di serie A, invece, sono cominciate a partire da questo campionato: Roma, Inter, Juventus e Lazio. Sulle maglie hanno iniziato a comparire i nomi di DigitalBits, Binance o Bitget.Accordi che, sommati, valgono oltre 180 milioni ma che, considerando anche altre forme di partnership, secondo i calcoli del Sole24ore, possono arrivare a superare i 250 milioni. D’altra parte una delle società più famose, Crypto.com, che in Italia ha un accordo con la Lega di serie A e mette il suo logo sul Var e sulla goal line technology, sarà sponsor ufficiale del prossimo mondiale del Qatar.Basta pensare che secondo la Fifa, durante l’edizione di quattro anni fa, più della metà della popolazione globale di età pari o superiore a quattro anni, ovvero 3,6 miliardi di persone, ha visto almeno una parte del torneo. E ben 1,12 miliardi di persone si sono sintonizzate per la finale.Per Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Blockchain del Politecnico di Milano, l’equazione è piuttosto semplice. “Il mondo delle crypto ha i capitali di cui le società sportive hanno bisogno ma anche l’esigenza di cominciare a far conoscere sul mercato quello che, all’inizio, era sostanzialmente un mondo di smanettoni. E la vetrina che offrono gli eventi sportivi da questo punto di vista è fondamentale”.Da quella nicchia nerd in parte il mondo delle criptovalute sta già uscendo. Secondo una survey condotta proprio dall’Osservatorio con Ipsos, su duemila intervistati tra i 18 e i 74 anni, l’8% possiede un token o delle criptovalute, un ulteriore 4% dice di averle possedute in passato e un 17% spiega di essere intenzionato ad averne in futuro.Ma il connubio non si spiega soltanto calcolatrice alla mano. Quel settore, e più in generale la tecnologia che vi sta dietro, apre a una serie di asset e funzioni che sono fortemente congeniali al mondo dello sport. Come gli Nft, i non fungble token, che consentono di diventare proprietari digitali di momenti unici legati al merchandising, oppure i fan token che danno il diritto di accedere a eventi o servizi esclusivi. Per non parlare di Sorare, la strartup francese di successo che ha portato il fantacalcio su blockchain. “Questa industry entra nel mondo del calcio e dello sport in generale perché rappresenta il target psicologico che in questo momento cerca, ovvero soggetti disposti a correre un rischio alto e che cercano un guadagno veloce”, spiega Andrea Ferrero, Ceo e cofounder di Young Platform, exchange di criptovalute con sede in Italia.
L'opinione della Prof.ssa Pattuglia
Simonetta Pattuglia, docente di Marketing, comunicazione e media all’università di Roma Tor Vergata, che dirige anche il master in Marketing e management dello sport, identifica però altri pilastri su cui si consolida questo legame. “Da una parte c’è l’elemento della smaterializzazione, che fa percepire meno dal punto di vista economico il peso dell’esborso che viene fatto. Dall’altra, c’è il fattore del collezionismo, la passione verso il brand che in Italia è molto forte soprattutto nel calcio”. A questi vanno aggiunti, a suo giudizio, almeno altri due aspetti: l’heritage, ovvero il “continuo ricollegarsi a un passato glorioso, a un mondo delle celebrity che diventa quasi un Pantheon di persone che i fan adorano” e poi le “community che si costruiscono attorno a queste dinamiche”.Dallo studio Nielsen Sports Fan Insights, condotto nella seconda metà del 2021 su un campione di mille intervistati rappresentativi della popolazione italiana tra i 16 e i 69 anni, emerge che il 25% è a conoscenza dei cripto token legati allo sport, percentuale che sale al 32% tra fan e tifosi. “È qualcosa che si colloca tra partecipazione e investimento, non si tratta solo di rischiare online, è qualcosa di più radicato nella fanbase, è molto più sentito il coinvolgimento verso i brand sportivi. È quella la leva per le società di crypto”, aggiunge Pattuglia.